Padania allarme smog e i pesci cambiano sesso

Fra le aree del pianeta più inquinate c'è la Valle del Po.

Uno smog, quello a base di ammoniaca, che deriva principalmente dagli scarti azotati provenienti dagli allevamenti animali (39 per cento), ma anche dalla volatilizzazione dei fertilizzanti (17) e dalle colture agricole (7). La pianura padana è la patria degli allevamenti intensivi: la carne macellata finisce sul piatto, ma i liquami del bestiame (pari a 190 mila tonnellate all'anno), per un verso o per l'altro finiscono nel Po e da lì nell'Adriatico, non a caso periodicamente foderato d'alghe.

Al contributo delle deiezioni animali si sommano fertilizzanti e pesticidi utilizzati per le monocolture. In Italia si parla di 150 mila tonnellate di prodotti fitosanitari consumati ogni anno, suddivisibili in 400 principi attivi. Non stupisce quindi che l'Agenzia nazionale di protezione ambientale italiana abbia trovato nei corsi d'acqua italiani oltre 100 inquinanti tra erbicidi, insetticidi e fungicidi.

La Lombardia è la regione con i livelli di contaminazione delle acque superficiali più elevati dell'intero bacino del Po.

E i pesci del Po stanno cambiando sesso, è l’esito di una ricerca scientifica dell’Irsa-Cnr, l’istituto di ricerca sulle acque che ha evidenziato la presenza di diversi esemplari di pesci con organi contemporaneamente maschili e femminili. Il tutto, sarebbe dovuto all’inquinamento del fiume, in particolare ai cosiddetti «interferenti endocrini» capaci di alterare il sistema dei vertebrati.L’attenzione è stata posta proprio sulla parte centrale del Po, dove sono stati ritrovati pesci con queste malformazioni, soprattutto a valle del fiume Lambro.
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