Grazie all'integrazione nella nostra dieta di alcuni alimenti è possibile aiutare l'organismo ad affrontare meglio il freddo che è arrivato in questi giorni.
Questi hanno il merito di alzare la temperatura corporea, di favorire l'eliminazione delle tossine e di prevenire il sovrappeso e i livelli alti del colesterolo:
- aglio e cipolle, che svolgono una potente azione antibatterica;
- fagioli, ceci, piselli e lenticchie che migliorano l'attività intestinale e, grazie alla presenza di ferro, favoriscono l'eliminazione dei radicali liberi;
- cioccolato fondente, frutta secca;
- frutta fresca di stagione (agrumi, kiwi ecc), per l'apporto di buone quantità di vitamina C;
- verdure di stagione (spinaci, cicoria, zucca, rape, carote, broccoli ecc.) che forniscono sali minerali e vitamine antiossidanti che aiutano a combattere lo stress fisico legato al freddo intenso.
Le basse temperature consentono anche di aumentare leggermente l'apporto calorico quotidiano, in modo tale da compensare il dispendio energetico necessario per combattere il freddo.
È indispensabile optare per abbondanti porzioni di alimenti proteici, che, con poche calorie, nutrono i muscoli.
Occorre, però, saper scegliere i cibi giusti; ottimi sono: carni bianche, pesce, legumi, uova, ricotta, formaggi magri e yogurt.
E non dimenticate quotidianamente le zuppe di verdure.
Padania allarme smog e i pesci cambiano sesso
Fra le aree del pianeta più inquinate c'è la Valle del Po.
Uno smog, quello a base di ammoniaca, che deriva principalmente dagli scarti azotati provenienti dagli allevamenti animali (39 per cento), ma anche dalla volatilizzazione dei fertilizzanti (17) e dalle colture agricole (7). La pianura padana è la patria degli allevamenti intensivi: la carne macellata finisce sul piatto, ma i liquami del bestiame (pari a 190 mila tonnellate all'anno), per un verso o per l'altro finiscono nel Po e da lì nell'Adriatico, non a caso periodicamente foderato d'alghe.
Al contributo delle deiezioni animali si sommano fertilizzanti e pesticidi utilizzati per le monocolture. In Italia si parla di 150 mila tonnellate di prodotti fitosanitari consumati ogni anno, suddivisibili in 400 principi attivi. Non stupisce quindi che l'Agenzia nazionale di protezione ambientale italiana abbia trovato nei corsi d'acqua italiani oltre 100 inquinanti tra erbicidi, insetticidi e fungicidi.
La Lombardia è la regione con i livelli di contaminazione delle acque superficiali più elevati dell'intero bacino del Po.
E i pesci del Po stanno cambiando sesso, è l’esito di una ricerca scientifica dell’Irsa-Cnr, l’istituto di ricerca sulle acque che ha evidenziato la presenza di diversi esemplari di pesci con organi contemporaneamente maschili e femminili. Il tutto, sarebbe dovuto all’inquinamento del fiume, in particolare ai cosiddetti «interferenti endocrini» capaci di alterare il sistema dei vertebrati.L’attenzione è stata posta proprio sulla parte centrale del Po, dove sono stati ritrovati pesci con queste malformazioni, soprattutto a valle del fiume Lambro.
Uno smog, quello a base di ammoniaca, che deriva principalmente dagli scarti azotati provenienti dagli allevamenti animali (39 per cento), ma anche dalla volatilizzazione dei fertilizzanti (17) e dalle colture agricole (7). La pianura padana è la patria degli allevamenti intensivi: la carne macellata finisce sul piatto, ma i liquami del bestiame (pari a 190 mila tonnellate all'anno), per un verso o per l'altro finiscono nel Po e da lì nell'Adriatico, non a caso periodicamente foderato d'alghe.
Al contributo delle deiezioni animali si sommano fertilizzanti e pesticidi utilizzati per le monocolture. In Italia si parla di 150 mila tonnellate di prodotti fitosanitari consumati ogni anno, suddivisibili in 400 principi attivi. Non stupisce quindi che l'Agenzia nazionale di protezione ambientale italiana abbia trovato nei corsi d'acqua italiani oltre 100 inquinanti tra erbicidi, insetticidi e fungicidi.
La Lombardia è la regione con i livelli di contaminazione delle acque superficiali più elevati dell'intero bacino del Po.
E i pesci del Po stanno cambiando sesso, è l’esito di una ricerca scientifica dell’Irsa-Cnr, l’istituto di ricerca sulle acque che ha evidenziato la presenza di diversi esemplari di pesci con organi contemporaneamente maschili e femminili. Il tutto, sarebbe dovuto all’inquinamento del fiume, in particolare ai cosiddetti «interferenti endocrini» capaci di alterare il sistema dei vertebrati.L’attenzione è stata posta proprio sulla parte centrale del Po, dove sono stati ritrovati pesci con queste malformazioni, soprattutto a valle del fiume Lambro.
Droga nell'aria
C'è droga nell'aria delle nostre città? Sembrerebbe di si; lo rivela uno studio condotto dal CNR di Roma e guidato dal Professor Angelo Cecinato, risalente al 2007. Tale studio dimostra che nell'aria non c'è solo CO2 ed altri inquinanti ma anche cocaina, cannabinoidi ed altre non meglio specificate droghe. Dopo l'identificazione di tracce di cocaina nell'aria di Roma e Taranto, i ricercatori hanno esteso la ricerca in altre 20 città della penisola scoprendo che ovunque vi erano tracce di cocaina e marijuana. Analizzando i dati con particolari modelli statistici (regressioni di Pearson) gli scienziati hanno messo in correlazione le quantità di droga nell'atmosfera con i livelli di consumo tipici di ogni zona; consentendo di fare un quadro del consumo di stupefacenti di una città con molta precisione.
La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, ha evidenziato una significativa correlazione tra il numero di denuncie per furti e rapine in una determinata zona e la quantità di cocaina presente nell'aria. Il team di Cecinato ha anche trovato uno stretto legame tra il consumo di droga con l'incidenza di tumori e disordini di natura psichiatrica. Gli studi vanno avanti per capire se c'è correlazione tra la droga nell'aria ed i soggetti che non ne fanno uso.
La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, ha evidenziato una significativa correlazione tra il numero di denuncie per furti e rapine in una determinata zona e la quantità di cocaina presente nell'aria. Il team di Cecinato ha anche trovato uno stretto legame tra il consumo di droga con l'incidenza di tumori e disordini di natura psichiatrica. Gli studi vanno avanti per capire se c'è correlazione tra la droga nell'aria ed i soggetti che non ne fanno uso.
Nemici amici
Abbiamo molto da imparare...
Auan, una gatta di sette anni , lecca Jeena, un topo maschio di tre anni , a casa di un contadino della provincia centrale di Phichit, 450 km a nord di Bangkok. I proprietari degli animali dicono che Auan ha trovato Jeena tre anni fa e da allora è stata sua compagna di giochi. Lo protegge a tal punto da allontanare anche i cani da allora.
Auan, una gatta di sette anni , lecca Jeena, un topo maschio di tre anni , a casa di un contadino della provincia centrale di Phichit, 450 km a nord di Bangkok. I proprietari degli animali dicono che Auan ha trovato Jeena tre anni fa e da allora è stata sua compagna di giochi. Lo protegge a tal punto da allontanare anche i cani da allora.